Costruire un MiniPond
Ciao a tutti e bentornati, oggi vedremo come realizzare un minipond.
Iniziamo con il vedere che cosa è un minipond: un minipond è un piccolo laghetto normalmente realizzato con un mastello (quelli che si usano per il vino), all’interno del quale si inserisce
l’acqua e delle ninfee nane,
può essere utilizzato anche per inserirci all’interno dei piccolo pesci (2 pesci rossi o 4 gambusie), che servono per mantenerlo pulito (mangiano le foglie delle ninfee) e mangiano le zanzare
in estate.
Questo progetto è nato per riciclare più materiale possibile ed avere un impatto economico irrisorio ma con un effetto di molto impatto.
Dopo questi paroloni, sò che non vedete l’ora di iniziare a realizzare questo minipond, cominciamo dall’elenco del materiale.
Materiale:
– Copertone di auto o trattore (sarà la circonferenza del vostro laghetto quindi sceglietelo della dimensione che volete).
– Contenitore molle (nel mio caso ho utilizzato una borsa per panni in gomma)
– Pietre di fiume
– Secondo contenitore rigido (bacinella di plastica)
– Cemento e attrezzi
– pezzi di rete di ferro.
– alcuni mattoni (vanno bene anche di recupero)
– Pompa solare
– tubi di gomma e raccordi.
Il primo passaggo è quello di individuare un punto soleggiato nel vostro giardino e cominciare a fare una buca che conterrà il copertore (l’importante e che rimanga a filo della terra).
Ora svuotiamo il centro del copertore ed inseriamo il contenitore molle (o nylon se non avete il contenitore molle)
Eliminiamo le maniglie dal contenitore molle e iniziamo a disporre le pietre per trovare la configurazione voluta che può essere semplice
o con cascata (è quella che ho scelto)
Una volta scelta la disposizione delle pietre (facciamoci una foto per avere dei riferimenti quando mettiamo il cemento), togliamo le pietre e scaviamo attorno al copertone per circa 10/15 cm in modo da creare dello spazio per il cemento.
In questa foto (googlata) si vede meglio.
Prepariamo il cemento, coliamolo ed inseriamo all’interno della rete che funzionerà da struttura del cemento, attendiamo pochi minuti e fissiamo sopra al cemento le pietre nella configurazione che abbiamo deciso in precedenza.
A questo punto passiamo alla realizzazione della zona fitodepurazione: la zona di fitodepurazione funziona da filtro e consente di pulire l’acqua che proviene dal laghetto in modo da eliminare l’ammoniaca dei pesci ed altre sostanze discolte in acqua.
Per la nostra zona di fitodepurazione utilizzeremo dei giacinti d’acqua (eccoli nella foto sotto prima dell’inserimento nella zona di fitodepurazione)
Iniziamo con il costruire accanto al laghetto principale un quadrato disponento i mattoni sul suo perimetro, prima di cementare il tutto controllate che ci stia all’interno la vaschetta (contenitore rigido)
Come nel passaggio precedente, dopo che il cemeto dei mattoni è diventato duro, mettiamo attorno alla vachetta rigida le pietre e decidiamo una disposizione che ci piace.
Ora possiamo inserire all’interno della vaschetta rigida i giacinti e nell’altra la ninfea nana.
Se come nel mio caso ne pietre attorno alla vaschetta rigida dovessero staccarsi a causa del poco cemento che le tiene unite alla base consiglio di mettere ancora 1/2 cm di cemento ed inglobarci all’interno le pietre.
poi una volta asciutto con un piccolo scalpello si possono pulire le pietre e ridarci una forma arrotondata
Ora passiamo al collegamento della vaschetta dei giacinti con il laghetto, per fare ciò portiamo il tubetto di scarico della pompa solare sopra alla vaschetta rigida e creiamo il foro di scarico.
Come potete notare dallo schema il foro di ingresso acqua è più in alto di quello di scarico, ma quello di scarico è stato fatto pochi centimetri sotto per fare in modo che le sostanze che vengono portate con l’acqua all’interno della vasca di fitodepurazione si possano depositare al fondo della vasca di fitodepurazione e venire quindi assorbite dai giacinti d’acqua.
Dopo aver effettuato tutti i collegamenti (idraulici), colleghiamo la pompa al pannello ed avviamo il tutto.
Se funziona correttamente dovremmo vedere l’acqua che entra nella zona fitodepurazione e poi rientra nel laghetto per mezzo dello scarico della vaschetta, in caso contrario verifichiamo se la
pompa fuziona e se il pannello è collegato.
Altra miglioria è quella di inserire all’interno della vaschetta rigida sul tubo di scarico che và verso il laghetto una retina che impedisce al giacinto (che galleggia sull’acqua) di andare
a tappare il tubo di scarico
Ora dopo aver terminato il montaggio, prima di inserire i 2 pesci rossi facciamo funzionare il tutto per qualche settimana in modo da far formare i batteri benigni che provvederanno
all’eliminazione dell’ammoniaca prodotta dai pesci.
Ecco come si presenta il giacinto alla prima fioritura con i suoi fiori violetto
foto d’insieme
rende moltissimo l’immagine (googlata)
Spero che la realizzazione di questo minipond vi possa essere utile.
Per oggi è tutto arrivederci al prossimo post.
Trackback dal tuo sito.