Utilizzare le batterie LiPo nel radiocomando

Scritto da Marco Rocca on . Postato in AEREOMODELLI

Salve a tutti, oggi vi spiego come aggiornare la batteria del proprio radiocomando dalle vecchie NiCd/NiMH alle nuovissime LiPo (in figura), molto più performanti.

Telecomando con batteria LiPo

Sarà successo a tutti di doversi recare al campo di volo ed accorgersi che le batterie del telecomando fossero a terra.

Con questo aggiornamento non accadrà più perché le batterie LiPo hanno un sacco di vantaggi:

  • maggiore densità energetica (pari a quasi 3 volte le batterie NiCd/NiMH), ovvero a parità di peso hanno una capacità maggiore
  • minore tempo di ricarica
  • numero di ricariche supportato maggiore
  • nessun effetto memoria
  • bassa autoscarica

A livello pratico nel nostro caso d’uso vorrà dire “maggiore autonomia” (dell’ordine dei mesi con un’ora di volo ogni giorno).

Esistono sicuramente degli svantaggi ma possono essere trascurati:

  • devono essere maneggiate con cura perché se forate possono bruciare
  • devono essere ricaricate con particolari caricabatterie e controllate
  • non devono mai essere scaricate completamente

Per il nostro esperimento modificheremo un telecomando Hitec Optic 6 a 2.4GHz, predisposto con una batteria NiMH da 9,6V e 1300mAh sostituendola con una LiPo da 11,1V.

La vecchia NiMH

Dovremo quindi inserire un piccolo circuito che porterà il telecomando a “vedere” la batteria come se fosse a 9,6V e che allo stesso tempo permetta al telecomando di segnalarci il livello di carica bassa in modo da proteggere la LiPo (che non deve scendere sotto i 3V per cella).

Il circuito è descritto nell’immagine seguente:

schema

Cerchiamo di spiegarne il funzionamento: i diodi hanno una caduta di tensione di circa 0,7V l’uno, questo porta la nostra batteria a piena carica da 11,1V a 9,7V (molto simile ai 9,6V originali). Il cicalino del radiocomando che segnala il livello della carica è impostato a 8,9V che si tradurrà in una tensione reale di 10,3V, ampiamente superiore alla soglia di pericolo dei 3V per cella.

Ma procediamo alla costruzione vera e propria della modifica. Ci occorre:

  • Batteria Rhino 3S a 11.1V da 2620mAh progettata appositamente per i radiocomandi (potete trovarla su HobbyKing).
  • Due diodi 1N4001
  • Guaina termorestringente (la trovate su HobbyKing)

Tagliamo un pezzo del cavo positivo della batteria come da figura:

Diodo

Inseriamo un pezzo di guaina termorestringente e saldiamo i due diodi in serie:

I due diodi in serie

Applichiamo un po’ di calore sulla guaina termorestringente per completare il lavoro e inseriamo la batteria nel suo alloggiamento facendo attenzione a non invertire la polarità. Vi consiglio di segnare con un pennarello i poli positivo e negativo per evitare di bruciare il telecomando.

Per ora è tutto, spero questa modifica possa esservi utile, buoni voli!

 

Le operazioni svolte nell’articolo possono provocare danni notevoli agli apparecchi e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l’elettricità, la meccanica, l’elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.

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Commenti (11)

  • Antonio83

    |

    salve Marco,
    ottimo esplicativo. Da neofita mi consigliano una lipo 2 celle 850 mhA da 11.2 V., ma a quanto pare potrei optare per una 3 celle da 11.2 V. I diodi sono indispensabili per non mettere fuori uso il radiocomando?
    Grazie per il reply.

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    • Marco Rocca

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      Salve Antonio, le consiglio di optare per una 3 celle come indicato nell’articolo e, se possibile, ordinare la batteria descritta perché testata e studiata proprio per questo scopo.
      I diodi sono necessari sia per abbassare la tensione di esercizio sul radiocomando sia per gestire l’avviso di scarica e non rovinare la batteria.
      Insomma, seguendo la guida passo per passo avremo una soluzione perfetta, sicura e funzionante (testata ormai da anni sui nostri radiocomandi).

      Rispondi

    • Marco Rocca

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      Sarebbe una soluzione troppo complessa e non potresti sfruttare la segnalazione di avviso di bassa tensione fornita dal radiocomando. Inoltre i convertitori DC-DC introducono delle interferenze che potrebbero essere problematiche. La soluzione indicata nell’articolo risulta decisamente meno impegnativa, maggiormente economica e poco ingombrante per cui la consigliamo come unica soluzione valida (e testata).

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  • Mario

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    Buonasera, i finali dei diodi si possono spezzare? perché sono lunghi

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    • Marco Rocca

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      Si possono tranquillamente tagliare, l’importante è che la saldatura sia ben fatta.

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  • Mario

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    C’è un verso di come saldarli sai in elettronica sono pessimo .positivo – negativo

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    • Marco Rocca

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      Si, assolutamente. Vanno saldati esattamente come indicato nello schema, attenzione a non sbagliare perché potrebbe causare seri danni alla batteria, al telecomando o a se stessi!

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      • Mario

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        Scusa di nuovo ho trovato i diodi 4007. Vanno bene lo stesso.

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  • Mario

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    Buongiorno. Posso usare diodi 4007 oppure 4001 ?
    Ho trovato i 4007 . Però posso procurare anche i 4001 fine settimana prossima

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  • mauro santomassimo

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    ho seguito passo passo la spiegazione e adesso ho il telecomando rotto lo ho portato ariparare e il tecnico a detto che e’ una ca….a questa modifica e che e facile rompere molti telecomandi state attenti

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